Florida, 1985. Robert Temple, ex reporter di guerra con il blocco dello scrittore, ha deciso di rintanarsi in un cottage sul mare per isolarsi dal mondo e fuggire dai fantasmi del Vietnam. Una mattina d’inverno, però, scopre che nel vicino ritiro dei Mets è appena arrivato un ragazzo inglese, un aspirante monaco buddhista che ha trascorso gli ultimi otto anni sull’Himalaya. Si fa chiamare Sidd, con due «d» in omaggio a Siddhartha, ed è un maestro nell’«arte del lancio». Il suo movimento è infallibile, la velocità straordinaria: un talento prodigioso che rischia di sconvolgere l’essenza del gioco del baseball. Ma il ragazzo non ha ancora capito se vuole diventare un atleta: potrebbe ritirarsi a meditare oppure suonare in un’orchestra. Nel frattempo, Sidd, Robert e Debbie Sue, una giovane e affascinante surfista, vivono una coinvolgente amicizia che li aiuterà a decidere del loro futuro. Perché come nel tiro con l’arco, dove il bersaglio da colpire è l’arciere stesso, anche il segreto del «lancio perfetto» risiede nella mente e nel cuore del lanciatore.
